Papasidero (Cs) è un antico borgo della Valle del Lao, sorge sotto le falde meridionali del Monte Ciagola. Questo territorio è stato abitato fin dalla preistoria e nel corso dell’Alto Medioevio è stato uno degli epicentri dell’area Mercurion dove avevano trovato dimora i monaci basiliani affascinati e sempre alla ricerca di luoghi solitari dove potevano contemplare meglio la loro vita monastica. Il loro passaggio è testimoniato dal Sentiero del Monaco, un antico percorso mulattiero utilizzato dai monaci basiliani durante l’Alto Medioevo, il periodo florido monastico dell’Eparchia del Mercurion per raggiungere Mercuri e Orsomarso. Il sentiero è un percorso suggestivo, immerso nella natura e mostra ancora i resti dell’antico selciato. Lungo questa strada mulattiera, precisamente ai piedi di una grande rupe ci sono due piccole edicole. Una con un dipinto basiliano del secolo XI che raffigura la Madonna con il Bambino, e l’altra con un dipinto di Gesù. Ma a Papasidero i monaci avevano edificato anche numerosi luoghi di culto come il Santuario di S. Maria di Costantinopoli, la Cappella di Santa Sofia caratterizzata da affreschi bizantini, la chiesa di San Rocco, quella di San Francesco di Paola e quella della Madonna del Carmine. Il Santuario di interesse architettonico è incastonato in una cornice piena di fascino e offre un’immagine di sé molto suggestiva. La Chiesa lambita sulla destra dalla riva del fiume Lao, è stata costruita su una parete rocciosa che, come uno schermo, la protegge. Il Santuario meta prediletta dei papasideresi è accessibile attraverso un sentiero pieno di gradoni lastricati in pietra e un ponte ad arco che collega le due sponde del fiume. L’attuale ponte fatto costruire dal munifico Nicola Dario nel 1904 è la costruzione di un antico passaggio medievale tutt’ora esistente e detto della Rognosa. Anche l’attuale Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli che è stata realizzata nel XVII secolo è stata fatta costruire sulle spoglie di un’antica chiesa medievale che nel ‘600 con lo scoppio della peste era stata utilizzata come lazzaretto e da qui prende il nome il ponte Rognosa. Santa Maria di Costantinopoli è la patrona di Papasidero e il suo Santuario è meta costante di pellegrinaggio da parte dei devoti calabresi e lucani. L’edificio originale è raffigurato ai piedi del dipinto di Santa Maria di Costantinopoli custodito nella cappella di Santa Sofia. Il Santuario conserva al suo interno un affresco dipinto sulla parete rocciosa e risalente al XVII secolo, e la statua di Santa Maria di Costantinopoli.
Santuario di Santa Maria di Costantinopoli di Papasidero
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