Laino Castello (Cs), sorge su un’altura rocciosa a 270 metri slm, ed è circondata dal fiume Lao. Non è facile stabilire l’esatta origine di Laino Castello ma ciò che è certo è che nel 1811 Laino Castello era scissa da Laino Borgo. Una separazione che era durata fino al 1928 quando i due comuni si erano riuniti sotto il nome di ‘Laino Bruzio’. Un’annessione che si conclude nell’anno 1947 con una divisione definitiva. Entrambi i centri abitati hanno condiviso numerose vicende storiche. A giudizio di alcuni esperti l’attuale cittadina di Laino Castello sembra sia stata fondata da alcuni sopravvissuti di Lavinium, una città romana dell’area di Orsomarso e i cui abitanti erano scampati alla malaria, e da alcune persone provenienti dalla bassa e media valle del Lao che erano riuscite a sfuggire alle incursioni dei Barbari. Grazie alla sua posizione strategica e all’aumento degli scambi commerciali con altre popolazioni la città aveva incrementato talmente tanto la sua potenza che, come dimostrano alcuni reperti archeologici custoditi in alcuni musei italiani ed europei, la città aveva iniziato a coniare monete chiamate ‘Lainos’. Uno splendore con il tempo risultò altalenante. Infatti il periodo di gloria dal IV secolo A.C. inizia ad affievolirsi a causa dell’espansione dei Lucani, ma sotto i Bizantini e i monaci basiliani la città è protagonista di una rimonta economica, un rilancio culturale e religioso in virtù anche dei numerosi monasteri e delle chiese che i basiliani avevano iniziato a edificare nella zona. I Longobardi per cautelarsi dai vari attacchi e invasioni bizantine avevano costruito sul colle S. Teodoro il Castello, (Castrum Layni) divenuto in seguito il capoluogo di uno dei sette Gastaldati più importanti dell’Italia Meridionale. Mentre con l’arrivo dei Normanni inizia il periodo feudale della famiglia Chiaromonte che ha dominato per tutto il periodo svevo. Laino Castello è stata terra contesa dagli Angioini e dagli Aragonesi e nel 1806 con la caduta dei Borboni cade anche il feudalesimo e il territorio diventa un prezioso bottino dei francesi. Nel 1860 la ridente cittadina viene annessa al Regno di Sardegna.
Centro storico di Laino Castello
Il nucleo di questo splendido e storico comune è caratterizzato da vicoli, gradinate, edifici e palazzi nobiliari. Uno scenario arricchito da portali in pietra scolpiti a mano e che espongono il blasone delle famiglie originarie. La Chiesa madre di San Teodoro di origine bizantina sfoggia una meravigliosa torre medievale ed è sicuramente un monumento che gode di un alta valenza architettonica e custodisce al suo interno pregiate opere artistiche come le pale dell’altare maggiore, il fonte battesimale del 1500 e il trittico in legno che raffigura la Madonna col Bambino restaurato e conservato nel Museo diocesano di Cassano allo Jonio. Come narra un’antica leggenda questo luogo di culto è stato dedicato a San Teodoro, un soldato romano che mentre era intento a difendere il territorio, dove oggi sorge il nuovo centro di Laino, e non essendo in grado di rispondere agli attacchi del nemico, aveva rivolto suppliche e preghiere a Dio che trasformò gli alberi che gremivano il territorio in soldati e in questo modo riuscì a sconfiggere l’avversario. Anche la Chiesa delle Vergini è del 1500 e la Cappella di Santa Maria degli Scolari custodisce un affresco rinascimentale della Madonna seduta sul trono. I ruderi del Castello giacciono su uno sperone di roccia, precisamente sul punto più alto del colle e un tempo il luogo ha ospitato il cimitero comunale. Ogni anno Laino Castello ripropone il ‘Presepre Vivente’ che viene allestito nel centro storico di Laino Castello. Un ambiente dove la natura ricrea quei luoghi che ricordano la Natività e le grotte naturali scavate nella roccia sono la base più appropriata per tale rappresentazione. Un evento e un ambiente che ogni anno attrae un folto pubblico.