Le escursioni nel Parco Nazionale del Pollino

Percorso 1

Fosso Jannace (1.200 mt) – Piano Iannace (1.640 mt) – Sorgente Pittaccurc – Serra di Crispo (2.050 mt) – Piano Jannace – Santuario della Madonna del Pollino ( 1537 mt)

Il Parco nazionale del Pollino ultimo avamposto a Sud, tra Calabria e Basilicata custodisce paesaggi incontaminati che associati ai valori culturali e umani gelosamente conservati dalla popolazione locale fa di questi posti degli angoli di paradiso unici ed incredibilmente affascinanti. Il Parco del Pollino vanta panorami selvaggi, dove alba e tramonto assumono colori trascendentali. Partendo per esempio da Fosso Jannace si entra in un sentiero che si snoda lungo i bordi del torrente che si attraversa più volte mediante ponti di legno. Nel corso della passeggiata è possibile ammirare esemplari di Abete bianco e di Acero, oltre ai numerosi faggi presenti sul posto. Continuando a camminare per un paio d’ore si arriva alle Radure del Piano Iannace e indi alla sorgente Pitt Accurc’. Procedendo lungo i pendii senza percorso obbligato si attraversano i piani del Pollino in direzione della Grande Porta (mt. 1954) e qui lasciatevi incantare da un paesaggio meraviglioso incorniciato dai Pini Loricati. Si attraversa il Giardino degli Dei fino ad arrivare al crinale della Serra di Crispo e da qui i turisti possono osservare la Costa jonica e altre zone della Basilicata. Per il ritorno si effettua il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.

Percorso 2

Colle Impiso (1573 mt) – Piani di Vacquarro- Sorgente Spezzavummula – Colle Gaudolino (1678 mt) – Monte Pollino (2.248 mt)

Un altro percorso che stuzzica la curiosità dei turisti un po’ più esperti o accompagnati da guide alpine, può essere fatto partendo dal Colle dell’Impiso per poi scendere verso i Piani di Vacquarro. La strada costeggia il torrente Frida che si abbandona pe risalire verso la sorgente Spezzavummula e poi si procede verso il Piano Gaudolino. Dal colle Gaudolino un sentiero abbastanza erto sale lungo ilversante occidentale del Monte Pollino fino ad arrivare alla cresta sud-ovest. Si attraversa una faggeta che è stata distrutta nel 1993 da una valanga e si arriva alla cima del Monte Pollino la seconda per essere più precisi in ordine di altezza. Arrivati a questa altezza il panorama abbraccia i costoni rocciosi ricchi di Pini loricati. Per chi è interessato a vedere l’Aquila e il Falco pellegrino questa è la zona migliore per farlo. Poco distante dalla vetta del Monte Pollino c’è un’ampia dolina (fenomeno del carsismo) dove il turista può osservare un nevaio anche fino ai primi giorni di agosto.

Percorso 3

Piano Ruggio (1.550 mt slm) – Belvedere del Malvento – Colle dell’Impiso

UPartendo da Piano Ruggio si attraversa il pianoro e si arriva a Belvedere del Malvento. Da qui si imbocca un sentiero che sale sul costone sud/ovest della montagna e si arriva a quota 2000 mt e si cammina per circa 2 km in vetta e attraversandola tutta si gode della vista delle altre montagne e della Calabria. Dalla vetta si scende verso il versante nord della montagna e si raggiunge il Colle dell’Impiso. Questo percorso è ideale per i più esperti o comunque fatto con guide alpine.

Percorso 4

Serra Dolcedorme la vetta più alta dell’Appennino Meridionale

Partendo da Colle dell’Impiso si scende verso i Piani di Vacquarro. Salendo si arriva nel Bosco di Chiaromonte e si procede verso i Piani di Pollino. La passeggiata è ideale farla soprattutto in primavera per godere di spettacolari fioriture. Procedendo in salita verso il Sella Dolcedorme a 2000 mt d’altezza si prende il sentiero che permette di arrivare alla vetta più alta dell’Appennino meridionale precisamente a quota 2.267 mt. slm. Una escursione che vale la pena fare se accompagnati da persone esperte o da guide alpine.

Percorso 5

Cristo la Selva

Partendo dal Pollino si prosegue verso il Mar Jonio per arrivare a Matera la città dei Sassi e del Parco della Murgia Materana. Una visita che dovete effettuare è quella agli antichi rioni di tufo, Patrimonio dell’Unesco. Partendo dai Sassi si raggiunge il villaggio di Cristo La Selva, inerpicato tra le gole e le pareti delle gravine (caratteristiche fessure della Murgia). Lungo il tragitto è possibile visitare antichi insediamenti rupestri presenti sul territorio. Una passeggiata storica e entusiasmante.

Altre escursioni

Numerose sono le escursioni da fare nel Parco del Pollino anche senza guide e ideali per i principianti. Per esempio Si può visitare la bella cittadina di Civita dove la comunità albanese giunta in Italia 500 anni fa tramanda ancora oggi la sia cultura, la sua lingua e le sue tradizioni. Il nome deriva da Cifti e significa ‘nido ‘dAquila’ a causa della sua posizione a strapiombo sul torrente Raganello. Qui è possibile visitare il Museo sulla cultura Arbreshe e attraversare il paese verso il belvedere sul Canyon del Raganello. Da qui si scende verso il Ponte del Diavolo a 50 mt. Sul greto del fiume Raganello.

Morano Calabro è un’altra destinazione allettante. Il paese-presepe è uno dei 100 borghi più belli d’Italia caratterizzata da case a cascata verso la piazza dove c’è la Collegiata della Maddalena all’interno della quale è possibile vedere le opere del Bernini e del Vivarini.

Il Nibbio‘ è un altro posto da non tralaciare. Nel centro didattico-naturalistico sono rappresentati, in diorami, gli aspetti più importanti del Parco.

Maratea è un’altra bella località che merita di essere visitata. La spiaggia di Cala Jannita detta anche ‘Spiaggia Nera‘ a causa della colorazione della sua sabbia si apre di fronte all’isola di Santo Janni circondata da una intensa vegetazione. Su questa spiaggia c’è la Grotta della Sciabella intorno a cui si sviluppano storie e leggende che stuzzicano l’interesse di numerosi visitatori. Il Cristo di Maratea si trova sulla vetta del Monte San biagio, la parte più alta del paese. La sua costruzione ha richiesto un intenso e assiduo lavoro che è durato due anni ed è stato portato a termine nel 1965. La riproduzione ordinata dal conte Stefano Rivetti di Val Cervo è alta 21,13 mt ed è larga 19 mt. È seconda solo a quella di Rio de Janeiro ed è visibile da tutto il Golfo di Policastro. Quando arrivate a Maratea non dimenticate di visitare il caratteristico centro storico.